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CAMICIA NERA E STELLA ROSSA

11,90

A volte i fantasmi tornano e quando lo fanno hanno storie incredibili da raccontare. Il fantasma di Ivan trova una distorsione spazio-temporale per emergere dall’Ade a narrare le sue avventure militari. Il racconto di Ivan si snoda sull’arco di sette anni (1938-1945), poco più della metà passata in camicia nera, nella Regia Marina Italiana, per il servizio di leva, e poi come chiamata alle armi obbligatoria in quel nefasto 10 giugno 1940 in cui Mussolini dichiarò guerra agli Alleati, proprio nel giorno in cui Ivan aveva maturato il congedo.

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Descrizione

A volte i fantasmi tornano e quando lo fanno hanno storie incredibili da raccontare. Il fantasma di Ivan trova una distorsione spazio-temporale per emergere dall’Ade a narrare le sue avventure militari. Il racconto di Ivan si snoda sull’arco di sette anni (1938-1945), poco più della metà passata in camicia nera, nella Regia Marina Italiana, per il servizio di leva, e poi come chiamata alle armi obbligatoria in quel nefasto 10 giugno 1940 in cui Mussolini dichiarò guerra agli Alleati, proprio nel giorno in cui Ivan aveva maturato il congedo. Così Ivan trascorre altri due anni a bordo dell’incrociatore leggero Giovanni dalle Bande Nere fino a quando questo vascello viene affondato dalla marina inglese. Rientrato in licenza a Rijeka (Fiume, Croazia), è stavolta arruolato forzatamente tra i partigiani di Tito per i successivi tre anni.
Ivan annoda i fili di storie dimenticate, spaziando tra eventi bellici della Grande Storia che vanno da Alessandro il Macedone su fino ad episodi di guerre romane, epici scontri dei popoli slavi fino a Napoleone.
Questo suo spaccato della Seconda Guerra Mondiale rappresenta in realtà la maturazione di una gioventù che a 18-20 anni si è trovata intrisa di cultura fascista inculcata fin dai primi anni di scuola ma che proprio a causa dei tremendi eventi bellici è riuscita a liberarsi del nero orbace e trovare la via della libertà e del riscatto. Che qui, in particolare, è il riscatto del popolo croato e di tutta la Jugoslavia smembrata dall’invasione nazi-fascista dell’aprile del 1941, che, nel corso di quattro durissimi anni di lotta partigiana, tra stenti e sofferenze indicibili, si è di nuovo liberata dal giogo nemico.

Pier Giorgio Righetti si è laureato in Chimica a Pavia nel 1965. Ha lavorato come ricercatore al Massachusetts Institute of Technology (MIT) per tre anni e un quarto anno a Harvard (Cambridge, Mass, USA) dal 1966 al 1970. È stato ricercatore e poi Professore Associato alla Statale di Milano dal 1971 al 1994. Nominato Professore Ordinario, ha speso due anni all’Università della Calabria, poi otto anni all’università di Verona e infine sei anni al Politecnico di Milano, al Dipartimento di Chimica Industriale, dove ha creato una fiorente scuola di proteomica. È stato consulente della NASA (National Aeronautics and Space Administration), dell’ESA (European Space Agency) e dell’ASI (Agenzia Spaziale Italiana) per allestire esperimenti di elettroforesi e crescita di cristalli di proteine in micro-gravità. Ha pubblicato più di 500 articoli su giornali scientifici internazionali e scritto otto libri nel settore della biochimica e della proteomica, alcuni adottati come libri di testo nelle università americane. Ha vinto diversi premi scientifici a livello internazionale, tra cui il Beckman Award (2012), lo HuPO (Human Proteome Organization) Award (2014) e l’American Electrophoresis Society Award (2014). Nel 2003 ha pubblicato un libro di racconti tramite L’Autore Libri, Firenze, dal titolo South West e Dintorni (ambientato in Arizona e nel deserto di Sonora).
Dal 2014 è stato nominato Professore Onorario al Politecnico di Milano.

Informazioni aggiuntive

Peso 0,380 kg
Dimensioni 14 × 21 × 1,8 cm
Autore

Pier Giorgio Righetti

Pagine

256

Rilegatura

Brossura cucita con alette