Descrizione
I lunghi anni che la vita ha concesso a Pietro Reverdito gli permettono un esercizio oggi piuttosto raro: riflettere sul presente, alla luce delle vicende vissute. Un ‘ponte’ tra attualità e memoria che ci ha già regalato non pochi contributi, a partire da quelli legati alla Resistenza; un’esperienza che Pietro ha vissuto appena 17enne, segnandolo profondamente: quei valori e quella coscienza hanno attraversato la successiva vicenda famigliare e professionale, civile e politica. E tuttora lo animano. La sua è stata ed è una presenza viva e partecipe, prima ancora che una serie di attività: il titolo “Per esserci” bene la rappresenta nella sua essenzialità.
Il lavoro come maestro di scuola ha rappresentato, per Pietro, il più intenso banco di prova dei suoi ideali e del suo impegno. Non a caso, il sottotitolo di questo volume rimanda a “40 anni tra scuola e società”, il servizio didattico svolto tra il 1948 ed il 1988 tra le Langhe e la Val Bormida.
Scuole piccole, di paese, marginali rispetto alla grande cronaca, che però – almeno nel caso di Reverdito – si rivelano veri e propri laboratori educativi capaci di innovazione. Soprattutto, ciò che il nostro maestro racconta è la centralità della relazione con i “suoi” ragazzi, il desiderio di far crescere in ciascuno di loro il gusto della scoperta di sé e del mondo, dell’esercitare le proprie capacità per costruire insieme agli altri, del mettere in moto mani e cervello, per conoscere e capire.
E con loro è anche il maestro a crescere. Così, ben oltre il momento della pensione, Pietro Reverdito continua a guardare al mondo e alle sue trasformazioni, per conoscere e cercare di capire, accompagnandoci con le sue impressioni e commenti fino ai giorni nostri.
Inchiostri di Concetto Fusillo
Gli autori:
Pietro Reverdito nasce a Mom-baldone (AT), secondo di quattro fratelli, il 14 aprile 1927, da Maria Luigia Colla e da Giovanni. Frequenta le prime quattro classi della scuola elementare a Mombaldone e poi è inviato in collegio al Calambrone (PI). L’antifascismo e l’imminente guerra lo richiamano a casa. Giovanissimo partigiano, entra in Giustizia e Libertà a Ponzone e poi nelle Formazioni Autonome sulla Langa di Roccaverano.
Nel 1947 si diploma presso l’Istituto Magistrale di Savona. È insegnante elementare dal 1949 al 1988.
Nel 1951 sposa Argentina Cavallero. Nel 1956 nasce Gianluigi. Dal 1964 al 1970 è consigliere comunale a Montechiaro d’Acqui. Oggi è nonno di Jessica e Paolo e bisnonno di Andrea, Pietro e Giovanni.
La sua vita: Resistenza, famiglia, scuola. Ha sovente offerto la sua testimonianza agli studenti delle scuole sulle vicende della Resistenza ed in occasione di convegni e manifestazioni pubbliche.
Le sue passioni più sentite: Azienda agricola di famiglia TE’ ROSSE, filatelia, calcio e palla a pugno. Durante gli anni più recenti letteratura e poesia.
Ha scritto sui periodici L’ANCORA, BAROLO e LANGA ASTIGIANA. Ha pubblicato quattro libri: LA GIUSTA PARTE (Impressione Grafiche, 2009), IL MIO TEMPO (Reverdito Editore, 2015), CI VEDIAMO DA GRANDI… (Reverdito Editore, 2018) e FRANCOBOLLI (Reverdito Editore, 2020).
Vittorio Rapetti (Acqui Terme, 1955), laureato in Filosofia e Storia, ha svolto attività di ricerca e didattica della storia contemporanea, di educazione costituzionale, pubblicando diversi saggi di storia economica, ecclesiale e sulla resistenza locale.
È stato responsabile diocesano e regionale dell’Azione Cattolica Italiana, per la quale cura il periodico regionale online “Costruire la città”.
È alla sesta collaborazione editoriale con Pietro Reverdito, dopo i volumi “La giusta parte 1933-45” (2009), “Il mio tempo… il partigiano Pedrìn racconta…” (2015), “Ci vediamo da grandi…”(2018, sulla storia della scuola), il documentario sulla Resistenza nell’Acquese (2019) e “Francobolli” (2020).
Pietro Reverdito – Per esserci – quarant’anni tra scuola e società – Formato: 16,5×24 – Pagine: 176 – Confezione: Brossura cucita con alette.